Politica di Reso

ENTRO QUANDO PUO’ ESSERE ESERCITATO?

Il diritto di recesso in ambito e-commerce può essere esercitato nel termine di 14 giorni che iniziano a decorrere:

nel caso di contratti di servizi, dal momento della conclusione del contratto;
nel caso di contratti di vendita, dal giorno in cui l'acquirente o un terzo, diverso dal vettore e designato dall'acquirente per ricevere il bene, acquisisce il possesso fisico dei beni o:
nel caso di beni multipli ordinati dall'acquirente mediante un solo ordine e consegnati separatamente, dal giorno in cui l'acquirente acquisisce il possesso fisico dell’ultimo bene;
nel caso di consegna di un bene costituito da lotti o pezzi multipli, dal giorno in cui l'acquirente acquisisce il possesso fisico dell’ultimo lotto o pezzo;
nel caso di contratti per la consegna periodica di beni durante un determinato periodo di tempo, dal giorno in cui l'acquirente acquisisce il possesso fisico del primo bene;

COME ESERCITARLO?

Prima della scadenza del periodo di recesso, l'acquirente deve informare il venditore della sua decisione di esercitare il diritto di recesso dal contratto. A tal fine l'acquirente può:

utilizzare un modulo tipo di recesso di cui all’allegato I, parte B, del Codice del Consumo
oppure presentare una qualsiasi dichiarazione esplicita della sua decisione di recedere dal contratto.
La comunicazione della volontà di esercitare il diritto di recesso può essere effettuata mediante modalità tradizionali o mediante comunicazioni elettroniche.

Il venditore è tenuto, al ricevimento della comunicazione, a confermare senza indugio l’avvenuta ricezione, fornendo all'acquirente la conferma del ricevimento della comunicazione su un supporto durevole.

L’onere della prova relativa all’esercizio del diritto di recesso conformemente alle norme del Codice del Consumo incombe sull'acquirente.

GLI EFFETTI DEL RECESSO

L’esercizio del diritto di recesso libera le parti dagli obblighi contrattuali assunti. Ne discende che:

l'acquirente è tenuto alla restituzione dei beni entro 14 giorni dalla data in cui ha comunicato al venditore la sua decisione di esercitare il diritto di ripensamento. Il termine è rispettato se l'acquirente rispedisce i beni prima della scadenza suddetta. L'acquirente sostiene solo il costo diretto della restituzione dei beni.
Il venditore è tenuto a rimborsare tutti i pagamenti ricevuti dall'acquirente, ad esclusione delle spese di consegna, senza indebito ritardo e comunque entro 14 giorni dal momento in cui è informato della decisione dell'acquirente di recedere dal contratto. Il venditore esegue il rimborso utilizzando lo stesso mezzo di pagamento usato dall'acquirente per la transazione iniziale, salvo che l'acquirente non abbia convenuto altrimenti e a condizione che questi non debba sostenere alcun costo quale conseguenza del rimborso. Il venditore non è tenuto a rimborsare i costi supplementari, qualora l'acquirente abbia scelto espressamente un tipo di consegna diversa dal tipo meno costoso di consegna offerto dal venditore. Salvo che il venditore abbia offerto di ritirare egli stesso i beni, questo può trattenere il rimborso finché non abbia ricevuto i beni oppure finché l'acquirente non abbia dimostrato di aver rispedito i beni.

L'acquirente è responsabile unicamente della diminuzione di valore dei beni risultante da una manipolazione dei beni diversa da quella necessaria per stabilire la natura, le caratteristiche e il funzionamento dei beni.

IL DIRITTO DI RECESSO NELL’AMBITO DI CONTRATTI DI MODESTA ENTITA’

Le norme nazionali in materia di diritto di recesso NON si applicano ai contratti di modesta entità negoziati fuori dei locali commerciali (articolo 47, comma 2, Codice del consumo). Ai fini della qualificazione di un “contratto di modesta entità”, il limite previsto dalla legislazione nazionale è pari a 50 euro, conformemente a quanto stabilito dalla normativa UE.

IL DIRITTO DI RECESSO NELL’AMBITO DI CONTRATTI CONCLUSI TELEFONICAMENTE

Le norme nazionali in materia di diritto di recesso NON si applicano ai contratti di modesta entità negoziati fuori dei locali commerciali (articolo 47, comma 2, Codice del consumo). Ai fini della qualificazione di un “contratto di modesta entità”, il limite previsto dalla legislazione nazionale èIn generale, l’accordo che scaturisce dalla proposta telefonica avanzata dal venditore nei confronti dell'acquirente non si perfeziona allorquando il venditore non ponga in essere ulteriori adempimenti funzionali ad una scelta di acquisto consapevole dell'acquirente. In particolare, ai sensi dell’articolo 51 comma 6 del Codice del Consumo, quando un contratto a distanza è concluso per telefono, il venditore è tenuto a confermare l’offerta all'acquirente tramite invio della conferma della proposta contrattuale per iscritto o su un supporto durevole. Tale conferma deve comprendere tutte le informazioni precontrattuali sancite dall’art. 51 comma 7 del Codice del Consumo e deve essere inviata dal venditore prima dell’inizio della fornitura del servizio e in ogni caso prima della consegna del bene o del servizio oggetto del contratto. Pertanto l'acquirente è vincolato solo dopo aver firmato l’offerta o dopo averla accettata per iscritto. In tali casi il documento informatico può essere sottoscritto con firma elettronica e, se l'acquirente acconsente, la conferma può essere effettuata anche su un supporto durevole. Ad ogni modo, l’accettazione telefonica del contratto, anche se registrata, deve essere sempre accompagnata dall’invio delle condizioni dell’offerta per iscritto o su supporto durevole, pena la “non vincolatività” del contratto per l'acquirente., conformemente a quanto stabilito dalla normativa UE.

IL DIRITTO DI RECESSO E GLI EVENTUALI OBBLIGHI DI PAGAMENTO IN CAPO ALL'ACQUIRENTE

Il venditore può richiedere il pagamento durante il periodo di recesso di 14 giorni a condizione che l'acquirente abbia presentato un’esplicita richiesta di ricevere la prestazione oggetto del contratto prima di esercitare il diritto di recesso. Ai sensi dell’art. 57, comma 3, se l'acquirente ha presentato una richiesta di attivazione della fornitura, prestazione del servizio o consegna del bene durante il periodo di recesso, egli è responsabile del pagamento al venditore di un importo proporzionale a quanto è stato fornito fino al momento in cui l'acquirente ha informato il venditore dell’esercizio del diritto di recesso, rispetto a tutte le prestazioni previste dal contratto. L’importo proporzionale che l'acquirente deve pagare al venditore è calcolato sulla base del prezzo totale concordato nel contratto. Se detto prezzo totale è eccessivo, l’importo proporzionale è calcolato sulla base del valore di mercato di quanto è stato fornito.

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